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dai GIORNALI di OGGIBankitalia: da settembre brusca frenata del credito 2009-03-12 |
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Dal Sito Internet della BANCA D'ITALIA
http://www.bancaditalia.it/statistiche/indcamp/indimpser/bird/testo.htm;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-03-12
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-03-12
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-03-12
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-03-12 Bankitalia: da settembre brusca frenata del credito 11 marzo 2009 Da settembre in poi è frenato bruscamente il credito erogato dalle banche italiane. Lo afferma il direttore del Servizio studi di struttura economica e finanziaria della Banca d'Italia, Giorgio Gobbi, in occasione di un'audizione davanti alla commissione straordinaria sul Controllo sui prezzi. "Il credito concesso dalle banche italiane - si legge nella relazione di Gobbi - che aveva continuato a crescere a ritmi elevati per buona parte del 2008, da settembre ha subito una brusca decelerazione, che si è intensificata negli ultimi mesi".
"A gennaio - ha sottolineato Gobbi - la crescita sui tre mesi del credito al settore privato, corretta per l'effetto contabile delle cartolarizzazioni, è stata pari al 2,3% su base annua, a fronte dell'8,5% di settembre. Valutato sui dodici mesi il tasso di crescita e' pari al 6,4%, un valore prossimo al 6,7% registrato nella media dell'area euro".
Secondo la Banca d'Italia "il rallentamento dei prestiti è stato determinato sia dalla debole domanda di fondi proveniente dalle imprese e dalle famiglie, sia dalle crescenti difficoltà che le banche hanno incontrato nel raccogliere fondi e nel rafforzare la loro posizione patrimoniale". Fenomeno che "ha interessato tutte le aree del Paese e tutte le categorie di operatori".
Boom degli investimenti in strumenti bancari da parte delle famiglie italiane: fra settembre 2007 e settembre 2008 il ricorso a questi strumenti è quasi triplicato, passando da 40 miliardi a 110 miliardi di euro. Lo afferma sempre Giorgio Gobbi. Gobbi sottolinea che a partire dal settembre 2007 "le famiglie italiane hanno progressivamente concentrato i loro investimenti finanziari in strumenti emessi dalle banche (depositi a vista e a scadenza, pronti contro termine e obbligazioni)".
"Sulla base dei dati rilevati nei Conti finanziari, nei dodici mesi terminanti a settembre - aggiunge Gobbi - questi investimenti hanno superato i 110 miliardi di euro, a fronte di importi attorno ai 40 miliardi registrati negli anni precedenti. L'incremento - ha precisato - e' stato particolarmente forte per le obbligazioni, sulle quali le banche hanno corrisposto tassi di interesse superiori a quelli dei titoli di Stato con caratteristiche finanziarie simili". 11 marzo 2009
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Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO
Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro
Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro
ISTAT
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/prodind/20090210_00/Indice della produzione industriale
Periodo di riferimento: Dicembre 2008
Diffuso il: 10 febbraio 2009
Prossimo comunicato: 18 marzo 2009
Nel mese di dicembre 2008, sulla base degli elementi finora disponibili,l'indice della produzione industriale con base 2000=100 è risultato pari a 75,6 con una diminuzione del 12,2 per cento rispetto a dicembre 2007, allorché risultò uguale a 86,1. Nella media dell’intero anno 2008 l’indice ha presentato una diminuzione del 4,3 per cento. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in dicembre una diminuzione tendenziale del 14,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2007),mentre nella media del 2008 il medesimo indice ha segnato un calo del 4,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 253 come nel 2007). L'indice della produzione industriale destagionalizzato è risultato pari a 84,9 con una diminuzione del 2,5 per cento rispetto a novembre 2008.
Si segnala che a partire dalla pubblicazione dei dati relativi al gennaio 2009 inizierà la diffusione dei nuovi indici della produzione industriale,espressi in base 2005 e calcolati utilizzando la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (omologo italiano della NACE rev.2 europea). Contestualmente si procederà alla ricostruzione delle serie stori-che retrospettive che saranno rese disponibili nella banca dati ConIstat.
E’ da notare che il passaggio alla base di riferimento 2005 e alla NACE rev.2 per gli indicatori congiunturali avverrà in corrispondenza del dato di gennaio 2009 in tutti i paesi dell’Unione europea.
Ulteriori dati sono disponibili sulla banca dati CONISTAT